sabato 8 giugno 2013

Tu chiamale se vuoi elezioni

Domenica soleggiata e tranquilla, giorno ideale per andare a decidere il futuro di alcuni comuni e municipalità."Chissà perché non piove mai quando ci sono le elezioni " cantava il Signor G , le votazioni non so perché mi danno quella sensazione di eccitazione mista a responsabilità che poi puntualmente va scemando con l'andare dei mesi.
Svegliarsi presto andare a far colazione per poi recarsi nel seggio dove trovi tutti i candidati con i propri sgherri davanti alla scuola che ti sorridono che manco a Miss Italia pronti a stringerti la mano ed alimentare quella coltre di falsità , comunque votare mi piace ed è importante, ogni individuo dovrebbe esercitare questo diritto/dovere a parte te caro lettore che non esisti.
Quindi vado a fare un segno nel mio segno e in questa bell'aria di pulizia ancora spero e credo nella democrazia. 

Il link di quella canzone meravigliosa di Giorgio Gaber "le Elezioni" la ascolto e vado a votare con un sorriso e un misurato ottimismo.

UE "vorrebbe" vietare la pornografia.

Solitamente il popolo di internet non è sempre attentissimo a ciò che si decide nel’Ue o nei vari parlamenti a parte una piccola elite di blogger liberi che si occupano di informazione o dei vari siti specializzati ma ad una proposta “shock” dell’ parlamento europeo ,in soli due giorni le caselle e mail di Bruxelles sono praticamente esplose per la valanga di mail di protesta,insulti e minacce. Ma cosa ha proposto l’UE di così terribile per far indignare il mondo del web ? Semplicemente un ordinanza per bloccare la pornografia nei media. La proposta nasce da una risoluzione «non vincolante», una posizione politica che quindi non ha vincolo legislativo, che il Parlamento voterà . Si chiama “Mozione per eliminare gli stereotipi di genere in Ue”, e chiede agli Stati membri di fare ogni sforzo per eliminare la discriminazione delle donne dalla pubblicità e chiede il bando di ogni forma di pornografia dai media. La proposta non è ancora molto chiara , perché chiede «il divieto di tutte le forme di pornografia nei mezzi di informazione e della pubblicità del turismo sessuale». Non è ancora noto che cosa si intenda per “mezzi d'informazione”, il testo inglese parla di “media”non specificando bene quali. L’intenzione della proposta è quella di evitare la mercificazione della donna e quindi vietare tutte le pubblicità degradanti ed offensive per il mondo femminile , ma se si interpretasse in modo totale l’ordinanza potrebbe vietare tutte le piattaforme che ospitano contenuti hard. Preoccupati della sparizione dei siti hard o come detto da loro la “censura” del web , centinaia di migliaia di “navigatori” hanno scritto altrettante email di protesta ai parlamentari: oltre 600 mila in soli tre giorni, un vero e proprio “attacco” iniziato giovedì scorso che ha costretto il Parlamento ad rafforzare le difese tecnologiche “filtrando” le caselle e mail degli eurodeputati. Parte della protesta è stata alimentata tramite un passaparola iniziato dal Partito dei pirati, la formazione svedese che ha rappresentanti anche nell'assemblea di Strasburgo e che si batte per la libertà del web e dei suoi contenuti. La vicenda ha messo in allarme il parlamento che tramite un intervento si è detto dispiaciuto per aver usato parole “poco felici” su quest’argomento e che sta seguendo la risoluzione in vista di martedì prossimo. La pornografia è qualcosa di cosi fortemente radicato nella cultura moderna che solo l’idea dell’abolizione fa protestare migliaia di persone che si battono per la “liberta”, ma quale libertà? La pornografia è da anni monitorata da seri studi medici che dicono che è molto nociva alla vita delle persone che ne fanno uso ,che può creare dipendenza e arrecare danni anche psicologici soprattutto nei minori. Ma nonostante tutto ormai è normalita farne uso ed in nessun modo può essere abolita o quantomeno rallentata in un mondo che non può più farne a meno e che diventa sempre più materialista.

venerdì 7 giugno 2013

Proteste in Turchia

Un Pó di attualità tratta da certezza.it.


Non accenna a placarsi dopo il quarto giorno lacontestazione antigovernativa in Turchia, teatro della protesta è stata principalmente Istanbul, dove i manifestanti hanno creato disordini dando fuoco ad alcuni uffici del partito islamico Akp del Premier Tayyip Erdogan, le strade intorno all'ufficio del primo ministro sono state isolate dalle forze pubbliche che  hanno usato gas lacrimogeni per respingere l'avanzata dei manifestanti e placare la protesta non riuscendoci fino ad oggi.


La rivolta si è spostata anche nella capitale Ankara insieme ad altre decine di citta dello stato Ottomano tra cui Smirne dove alcuni manifestanti nelle prime ore del lunedì hanno lanciato bombe molotov provocando incendi nella sede del partito AKP. L'ultimo bilancio diffuso dal Ministro dell'Interno turco dice che ci sono stati 1.700 arresti in tre giorni di proteste in 67 città, 58 feriti tra i civili e altri 115 tra le forze dell’ordine.


È stata annunciata la morte di un giovane manifestante colpito da uno sparo  alla testa durante le proteste di Ankara contro il governo di Recep Tayyip Erdogan. Lo ha riferito il segretario generale della Fondazione turca per i diritti umani, Metin Bakkalci, da Ankara. «Il giovane si chiama Ethem Sarisuluk ed è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa. Si trova in stato agonizzante e i medici hanno dichiarato la sua morte cerebrale», ha spiegato Bakkalci.


Secondo un’associazione di medici , i soccorsi negli ospedali di Istanbul sono stati circa 484  da venerdì scorso, quando è iniziata la protesta contro il progetto di eliminare un parco alberato  per costruire un centro commerciale. Il governo turco  ha annunciato sabato che ilprogetto di sviluppo del parco andrà avanti, ma potrebbe non prevedere un centro commerciale.


La rivolta sarebbe nata tramite un passaparola sui social network:Twitter e Facebook e proprio contro questi il Presidente turco Erdogan si è scagliato stamane in una conferenza stampa televisiva definendoli “vera minaccia per la nostra società”, soprattutto Twitter. Poi il Presidente ha anche dichiarato  che la rivolta antigovernativa in corso ha "collegamenti esteri" ed è organizzata da "gruppi estremisti". "State calmi, rilassatevi, tutto sarà superato", ha affermato Erdogan. "Quelli che dicono che è in corso una Primavera araba turca hanno ragione. La stiamo sperimentando, ma alcuni stanno tentando di trasformarla in un inverno. Questo non accadrà". Il premier turco ha elogiato le forze dell'ordine, al centro nei giorni scorsi di critiche da parte del presidente Gul. "Centosessanta ufficiali di polizia sono rimasti feriti, anche 60 tra civili e assalitori sono stati feriti. Per quale ragione la polizia ha un numero così alto di feriti? È perché ha agito con moderazione", ha detto.


Le rivolte di questi giorni ci fanno capire come la Turchia che è uno Paese in crescita abbia ancora problemi con la democrazia e con la libertà di stampa e comunicazione. E con questi presupposti ancora oggi, forse, la Turchia non è pronta a far parte dell’Unione Europeacome richiesto e suggerito precedentemente dal Premier Turco Erdogan e dai Governi Turchi degli ultimi anni. 


Mario Fabrizio Muzzone.


Scuse sentite

Salve mio caro lettore sempre è costantemente inesistente ti scrivo velocemente col mio I Phone solo per il piacere e la voglia di appuntare qualcosa nel mio "diarietto tecnologico".
Innanzitutto chiedo scusa per la mia assenza non è che non abbia avuto robe da scrivere ma forse è mancata la voglia ho il tempo , comunque i fatti non sono mancati : governo inesistente , governo a scadenza di 18 mesi ( tipo lo yogurt) , il movimento stellato che è al governo, attuale quasi guerra civile in Turchia  ecc ecc. 
Ma la politica e l'attualità mi ha stancato per ora e non è di questo che voglio parlare," allora di cosa ?" direte voi. "Pensavo alle scuse che giornalmente facciamo o sentiamo spesso per abitudine a volte si sbaglia per diletto o abitudine e si è maestri nello scusarsi : le scuse per non essersi impegnati o per aver fatto un cattivo gesto ma magari pensiamo se ognuno di noi si sforzasse di fare le cose anche per gli altri ci sarebbero meno sbagli e meno scuse. Un giorno S.Agostino disse sbagliare è umano perseverare e diabolico" quindi si spera che questo sentimento prenda posto nella società , sarò un illuso ma credo ancora in mondo cristianamente migliore.
Adesso ti saluto lettore alla prossima e se dovessi trascurarti ti faccio le mie più sentite scuse.