Sono un portatore insano di idee ordinate racchiuse in una mente in disordine. Entrare in questo blog sarà un'esperienza unica e irripetibile fortunatamente per voi.....
mercoledì 30 ottobre 2013
Halloween?? No grazie.
Alla scoperta delle origini del lato oscuro di Halloween
di: Mario Fabrizio Muzzone
“Dolcetto o scherzetto?". Probabilmente sentiamo questa frase echeggiare nei nostri citofoni nella notte tra il trentuno ottobre e l’uno novembre, pronunciata da bambini che camminano per strada simpaticamente vestiti da diavoli, mostri, streghe, etc. Migliaia di zucche vengono rovinate per creare delle lampade dal gusto discutibile. Tutto condito da un clima goliardico di festa. Questo è soltanto uno degli aspetti di Halloween, festa fondamentalmente nord-americana che negli ultimi anni ha preso piede nella nostra nazione grazie anche a pressioni e iniziative pubblicitarie. Ma c’è anche un altro aspetto di questa “simpatica” festa, un lato più oscuro che molti sconoscono, pochi sanno e altri purtroppo vogliono ignorare. Halloween ha origini in una antica festa celtica precristiana: la festa dei morti. I Celti che si trovavano in tutta Europa, soprattutto quella settentrionale, dividevano l’anno in fasi scandite da 4 feste. L’anno aveva inizia l’uno novembre, sancendo la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, in questo periodo i raccolti venivano stipati per poi essere utilizzati nell’inverno; insomma finiva un ciclo di vita. Questa festa veniva chiamata “Samhain” ed era la festa più importante dell’anno celtico. Festa tra l'altro ripresa oggi nella cultura Wicca e Neopagana. I Celti credevano che durante questa festività la barriera che divideva il mondo dei vivi da quello dei morti venisse abbattuta. Pertanto gli spiriti dei morti potevano tornare a visitare i luoghi che frequentavano da vivi. In pratica la gente faceva doni e sacrifici senza i quali gli spiriti avrebbero potuto spaventarli con degli scherzi - da questo deriva l’espressione “dolcetto o scherzetto”. Spesso i druidi, le guide spirituali dell’epoca, chiedevano a delle famiglie specifiche anche sacrifici umani e se tali famiglie si rifiutavano venivano segnate con un marchio che avrebbe attirato l’ira omicida degli spiriti dei morti. Samhain col tempo divenne Halloween, una variante di All-Hallows-Even, nome con cui gli scozzesi chiamavano la vigilia di Ognissanti. In quell'epoca era in corso la cristianizzazione dell’Europa settentrionale; San Patrizio ed altri missionari avevano tentato di cancellare tali credenze e rituali ma con scarsi risultati. Allora Papa Gregorio nel 601 fece un editto che concedeva ai nativi di mantenere le proprie credenze e i propri rituali. Quindi, piuttosto che essere rimosse, le feste pagane venivano adattate e usate per guadagnare la fiducia delle popolazioni. Fu così che la festa di Samhain divenne la festa cristiana di “tutti i santi”, giorno in cui appunto venivano festeggiati tutti i santi cristiani. Questo però non bastò a cancellare il Samhain, perché la devozione dei Celti per i morti era troppo forte, così fu istituita il 2 novembre la festa dei morti, il giorno in cui i vivi pregavano per i defunti. Ma nonostante tutto, la passione per il soprannaturale ha mantenuto viva l’atmosfera spiritica in questa festa che era festeggiata in tutte le grandi città europee, e che fino ad oggi spinge milioni di persone a “divertirsi” con l’oscuro ed altre a praticare occultismo durante la festa. Inoltre durante i festeggiamenti, i Celti spegnevano tutti i fuochi dalle loro case per far raffreddare i loro corpi e renderli poco desiderabili alla possessione degli spiriti. Poi si riunivano presso i monti dove i druidi facevano grandi falò (parola che deriva dall’inglese “bonfire”, da bone “ossa” e fire “fuoco” ) nei quali facevano bruciare sacrifici animali (e persino umani), mentre la gente mascherata con pelli animali danzava intorno al fuoco arancione che illuminava la notte nera - da qui i colori di Halloween nero e arancione. Colori ormai ben noti, vista la spinta consumistica che questa festa estranea alla cultura italiana ha avuto. Ormai l’occulto è quasi di moda e spesso ci si scherza su. Si potrebbe pensare che queste siano soltanto “sciocche” superstizioni del secolo scorso; ma avere a che fare con l'occulto non porta nessun bene alla vita personale o familiare come diverse testimonianze raccontano. Alcuni possono liquidare la questione come uno "scherzo innocente", e ritenere fanatici coloro che non prendono alla leggera queste cose. Costoro ignorano che il mondo dello spiritismo e dell'occulto è una realtà dietro la quale si nasconde il nemico di Dio e dei suoi figli, il diavolo. Chi ama Dio, rispetta il divieto di praticare ogni forma di divinazione e magia (Levitico 19:26) e sa che il Suo obiettivo è quello di dare la vita. L'opposto del diavolo, che vuole rubare, uccidere e distruggere (Giovanni 10:10) entrando nella vita degli uomini in qualunque modo possibile, perfino con quelli apparentemente innocenti.
giovedì 3 ottobre 2013
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mercoledì 25 settembre 2013
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venerdì 7 giugno 2013
Proteste in Turchia
Un Pó di attualità tratta da certezza.it.
Non accenna a placarsi dopo il quarto giorno lacontestazione antigovernativa in Turchia, teatro della protesta è stata principalmente Istanbul, dove i manifestanti hanno creato disordini dando fuoco ad alcuni uffici del partito islamico Akp del Premier Tayyip Erdogan, le strade intorno all'ufficio del primo ministro sono state isolate dalle forze pubbliche che hanno usato gas lacrimogeni per respingere l'avanzata dei manifestanti e placare la protesta non riuscendoci fino ad oggi.
La rivolta si è spostata anche nella capitale Ankara insieme ad altre decine di citta dello stato Ottomano tra cui Smirne dove alcuni manifestanti nelle prime ore del lunedì hanno lanciato bombe molotov provocando incendi nella sede del partito AKP. L'ultimo bilancio diffuso dal Ministro dell'Interno turco dice che ci sono stati 1.700 arresti in tre giorni di proteste in 67 città, 58 feriti tra i civili e altri 115 tra le forze dell’ordine.
È stata annunciata la morte di un giovane manifestante colpito da uno sparo alla testa durante le proteste di Ankara contro il governo di Recep Tayyip Erdogan. Lo ha riferito il segretario generale della Fondazione turca per i diritti umani, Metin Bakkalci, da Ankara. «Il giovane si chiama Ethem Sarisuluk ed è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa. Si trova in stato agonizzante e i medici hanno dichiarato la sua morte cerebrale», ha spiegato Bakkalci.
Secondo un’associazione di medici , i soccorsi negli ospedali di Istanbul sono stati circa 484 da venerdì scorso, quando è iniziata la protesta contro il progetto di eliminare un parco alberato per costruire un centro commerciale. Il governo turco ha annunciato sabato che ilprogetto di sviluppo del parco andrà avanti, ma potrebbe non prevedere un centro commerciale.
La rivolta sarebbe nata tramite un passaparola sui social network:Twitter e Facebook e proprio contro questi il Presidente turco Erdogan si è scagliato stamane in una conferenza stampa televisiva definendoli “vera minaccia per la nostra società”, soprattutto Twitter. Poi il Presidente ha anche dichiarato che la rivolta antigovernativa in corso ha "collegamenti esteri" ed è organizzata da "gruppi estremisti". "State calmi, rilassatevi, tutto sarà superato", ha affermato Erdogan. "Quelli che dicono che è in corso una Primavera araba turca hanno ragione. La stiamo sperimentando, ma alcuni stanno tentando di trasformarla in un inverno. Questo non accadrà". Il premier turco ha elogiato le forze dell'ordine, al centro nei giorni scorsi di critiche da parte del presidente Gul. "Centosessanta ufficiali di polizia sono rimasti feriti, anche 60 tra civili e assalitori sono stati feriti. Per quale ragione la polizia ha un numero così alto di feriti? È perché ha agito con moderazione", ha detto.
Le rivolte di questi giorni ci fanno capire come la Turchia che è uno Paese in crescita abbia ancora problemi con la democrazia e con la libertà di stampa e comunicazione. E con questi presupposti ancora oggi, forse, la Turchia non è pronta a far parte dell’Unione Europeacome richiesto e suggerito precedentemente dal Premier Turco Erdogan e dai Governi Turchi degli ultimi anni.
Mario Fabrizio Muzzone.