sabato 12 giugno 2010

Friend of Israel (reprise)

Continua la mia campagna a favore di Israele caro lettore inesistente, volevo postare il seguente articolo (non mio), per darti qualche informazione in più sul rapporto Israele/Bibbia.

La crisi iraniana alla luce della Parola .

La crisi iraniana è diventata negli ultimi mesi il fulcro dell’attenzione internazionale a causa dei tumulti interni dovuti alla rivolta di una popolazione stremata da una dittatura insostenibile. Il suo leader Ahmadinejad è noto a tutto il mondo per le sue continue minacce contro l’occidente e soprattutto contro Israele che vorrebbe distruggere. A causa delle sue continue provocazioni l’Iran sembra ormai l’ago della bilancia della pace mondiale. I cristiani devono prestare molta attenzione a questa situazione perché dietro la crisi c’è il piano di Dio che si sta realizzando. Nel libro di Ezechiele, ai capitoli 38 e 39 una profezia racconta dell’invasione di Israele da parte di Gog e Magog al fine di derubarlo e distruggerlo. Gog e Magog, sebbene non si sappia precisamente cosa siano, vengono successivamente citati nel libro dell’Apocalisse (20:7-9). Esistono diversi pensieri su cosa rappresentino Gog e Magog, per lo più si identifica con questi nomi un capo di stato con a seguito una moltitudine di nazioni che insorgono e attaccano un ormai isolato Isaele per derubarlo e distruggerlo. Tale evento, secondo la Parola si realizzerà alla fine dei tempi, quando il Signore, dopo la dispersione del popolo eletto per il mondo, avrà ricondotto i giudei nella loroTerra Promessa.
Proviamo a guardare la realtà alla luce della Parola di Dio: non tutti forse sanno che in questi ultimi tempi tantissimi ebrei sono ritornati in Israele e molti altri stanno accumulando capitali per riacquistare le terre, potendo così tornare a possedere il loro territorio. Ancora da notare che secondo la Parola di Dio l’assalto a Israele avverrà quando questo rimarrà isolato. Da sempre gli stati uniti hanno appoggiato e sostenuto la nazione israeliana, ma oggi come anticipato dalle Scritture “In quel giorno avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli” (Zaccaria 12:3), anche gli USA stanno facendo grossi passi indietro rispetto al proteggere Israele, di recente i due rispettivi leader Barack Obama (presidente americano) e Netanyahu (premier israeliano) hanno avuto un incontro inusuale privo di conferenze stampa e fotografi a seguito del quale il periodico Panorama titola così l’evento: “L’era glaciale tra Israele e Stati Uniti”. Le incomprensioni nascono dal desiderio di Obama di vedere la pace nei territori palestinesi che nascondono in realtà i reali motivi della sua apprensione per la causa palestinese. In realtà oggi l’America sta tentando un disperato recupero delle relazioni coi paesi arabi perché stretti dalla minaccia di una nuova crisi economica, non dimentichiamo che i paesi arabi hanno praticamente il monopolio del petrolio, il così detto oro nero, per cui i paesi arabi hanno il potere di far entrare in crisi il mondo intero data la potenza economica che possiedono con quella preziosa materia prima senza la quale gran parte delle attività mondiali verrebbero paralizzate. Il prezzo è troppo alto da pagare per qualsiasi nazione, persino la più potente, così siamo giunti al punto in cui tutti voltano le spalle ad Israele “perché pietra troppo pesante per tutti i popoli”. Un altro elemento importante è da dove arriva la minaccia: chiaramente la minaccia ha un solido fondamento che è il diritto dei palestinesi di abitare la terra dei giudei, così supportati da un’ingiusta propaganda e da un’incorretta divulgazione delle notizie, anche l’opinione pubblica vede Israele come l’assassino e i palestinesi come le vittime. Portavoce dei popoli arabi che detestano Israele si è fatto, più di ogni altro Ahmadinejad che a nome del suo paese e non solo (da qui l’identificazione con Gog e Magog come capo con più nazioni a seguito) promuove la distruzione di Israele. Il 4 marzo 2010, durante la “Quarta conferenza internazionale a sostegno della Palestina, modello di resistenza” Ahmadinejad ha ribadito, tra le altre cose, che la Shoa (l’olocausto) è stata solo una grande frode, cioè un inganno, che la nazione d’Israele non ha diritto di esistere, negando così non solo la Bibbia ma anche la storia e sulle relazioni Israele-Usa che da sempre sono state lo scudo dei giudei dice “Oggi, per grazia di Dio, le oppressive relazioni internazionali create dopo la seconda guerra mondiale e l’era degli imperi arroganti che parlano con la forza e la coercizione è finita, e l’arroganza globale (gli Stati Uniti) e il regime sionista (pro Israele) sono sulla strada del collasso. …”. L’odio dei paesi medio-orientali per Israele, considerato minaccia non ha alcun fondamento reale, basti guardare la piccolezza del territorio israeliano rispetto ai territori arabi.
Questi sono solo alcuni dei fatti che ci portano a pensare che il tempo dell’attacco a Israele non è lontano, preghiamo per questa nazione, alcuni fratelli cinesi hanno dato vita al movimento “back to Jerusalem” per portare il vangelo in questa nazione.
Israele sarà abbandonato, assalito, devastato ma non distrutto perché il Signore non dimentica il Suo popolo, ne tanto meno vanifica le Sue promesse, dice la Parola che dopo l’invasione Israele sarà definitivamente liberato (vedi parte finale di Ez.39).
Il Signore ci ha fatto un meraviglioso dono mostrandoci tramite la sua Parola ciò che accadrà negli ultimi tempi ,per essere pronti ed equipaggiati al Suo ritorno.

Daniela Scarcella.

Articolo tratto dal giornalino "CONTROCORRENTE" edito dalla Chiesa "Parola della Salvezza".

per saperne di più:
http://www.paroladellasalvezza.it/.
http://www.israele.net/.

pace sia su Israele.

1 commento:

  1. Non mi sento di sottoscrivere tutto quanto, però preferisco no parlarne, l'argomento è molto delicato

    RispondiElimina