giovedì 27 gennaio 2011

Non voglio dimenticare


Oggi 27 gennaio è lo shoah ovvero il giorno della memoria che ricorda il massacro di sei milioni di ebrei nella seconda guerra mondiala per mano del regime nazista, che ci ricorda quanto l'uomo può essere estremamente crudele, si potrebbe dire tanto sull'argomenta ma ci sono immagini e documenti storici che dicono più di tante inutili parole,non si deve dimenticare quanto l'uomo può essere cattivo e spietato e ricordare gli errori e i crimini è importante per evitare di rifarli, io non voglio dimenticare.


«Quanto sarebbero buoni gli uomini, se ogni sera prima di addormentarsi rievocassero gli avvenimenti della giornata e riflettessero a ciò che v'è stato di buono e di cattivo nella loro condotta!»


Anna Frank

sabato 15 gennaio 2011

Illegitimo impedimento

Caro lettore inesistente un nuovo anno è iniziato ma i problemi italiani sono sempre quelli , il nostro governo dopo aver risolto tutti i problemi che affliggono lo stivale quali: inquinamento, economia , dissoccupazione ecc.....si sta rioccupando del problema giustizia il cosìdetto leggitimo impedimento legge bocciata dal CSM (consiglio superiore della magistratura) che dice che le tre massime cariche dello stato (Presidente della Repubblica,Presidente del Senato e Presidente del consiglio) non possono partecipare ai Processi giuridici perché impediti dai loro impegni istituzionali, certo io povero ignorante penso che sarebbe più semplice avere dei politici che non hanno processi in corso o vari capi d'accusa ma probabilmente sta cosa del politico onesto e ormai fuori moda, meglio i politici ricchi,potenti e famosi.
Alla soglia dei centocinquant'anni della Repubblica Italiana possiamo sostituire la famosa frase patriottica : "l'Italia è fatta , ora facciamo gli Italiani " con " l'Italia è fatta ora facciamoci gli affari nostri".




Di pietro racconta in modo chiaro il legittimo impedimento.......

giovedì 13 gennaio 2011

Etna show

Ciao caro lettore, scusami se ti ho trascurato ma è tutta colpa della playstation 3 che sta risucchiando il mio tempo , comunque ci risiamo l'Etna ha deciso di fare spettacolo pure quest'anno offrendo un effetto pirotecnico spettacolare nella notte del 12 gennaio 2011.
E bello avere qualcosa che funziona bene ed è puntuale qui a Catania, cosa che ormai sempre più rara.... comunque cara Etna ti vogliamo bene e saremo sempre pronti ad applaudire ai tuoi spettacoli.... perché il vulcano e quello che abbiamo dell'eruzione noi c'è ne freghiamo......


sabato 8 gennaio 2011

Romanzaccio Catanese

CAPITOLO 2

Erano le sei e mezza del mattino, quell’ora dove sole e la luna si incontrano per darsi un fugace saluto prima di iniziare una nuova giornata, le strade deserte cominciano a popolarsi dei primi lavoratori coloro che vedono il giorno prima degli altri ,ormai le edicole a pieno reggime vendono i primi quotidiani , i bar cominciano a fare i primi caffè e i panettieri infornano le prime brioches.
Nella città quelli della nettezza urbana cominciamo a fare il loro nobile lavoro di pulizia forse a volte troppo discriminato, il buon odore di pasticceria spezzava il puzzo dei camion della spazzature misto al sapore acre di umido che era nell aria.
Il sig Franco era lì come ogni mattina da venti anni , nella sua guardiola a iniziare il lavoro da portiere che ormai per lui era un passatempo , la chiave nella toppa della serratura faceva sempre più rumore di secco quella serratura era invecchiata insieme a lui ed erano compagni d’armi , l’androne buio di quel vecchio e storico palazzo in Piazza Manganelli aspettava di essere illuminato con l’ausilio della luce elettrica perché del sole ancora c’era presenza .Erano lì lui e la sua scopa rigida pronti a fare la loro missione , pulire l’entrata del palazzo , al sig Franco non piaceva come pulivano gli spazzini, lui stesso voleva pulire il marciapiede davanti all’androne ,una volta aveva addirittura minacciato a colpi di scopa un povero ausiliario.Franco era così un uomo tutto d’un pezzo , un ex combattente fascista che puliva le scale con la stessa attenzione e devozione di un soldato alle prese col fucile d’assalto, ormai era vecchio pensava e quello che poteva fare doveva farlo con onore prima della pensione sempre più vicina,che aveva desiderato da tempo ma che ora si avvicinava come uno spettro, pensava tutti i giorni a cosa avrebbe fatto dopo e come avrebbe riempito le sue giornate, non gli andava di passare i giorni chiuso in casa a litigare con la moglie o in piazza con quei quattro vecchi amici suoi ,probabilmente avrebbe continuato a spazzare la guardiola anche gratis, avrebbe portato il giornale al Dottore del primo piano o il caffè e cornetto alla vedova del terzo.

Aveva aperto la porta con le sue lunghe mani e aveva trovato come sempre la classica macchina parcheggiata avanti alla porta e con la solita esclamazione che faceva da vent’anni - “ perché la chiamano piazza se la usano come parcheggio” - andando in sincro con il cigolare della porta era pronto ad iniziare la giornata.
C’era qualcosa di strano, come un a montagna bianca in fondo alla piazza , “i soliti incivili a buttar spazzatura sulla strada” ma fra non poco tempo si sarebbe accorto che non era spazzatura mentre le sirene della polizia urlavano squalciando il silenzio del centro……